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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sondrio

Sciopero della fame a oltranza per i detenuti del carcere di Sondrio

In via Caimi in 25 (su 38) avrebbero aderito alla protesta

Venticinque detenuti su 38 del carcere di via Caimi avrebbero - secondo quanto riportato da La Provincia di Sondrio -  aderito alla protesta e , facendo appello al mondo esterno, iniziato uno sciopero della fame.

«Dal luglio del 2015 la vita qui è impossibile. Chiediamo di parlare con il garante nazionale dei detenuti».  Ecco quanto scrivono i detenuti in un documento inviato al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e al presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano.

Una serie di pagine che terminano con l’annuncio di aver intrapreso lo sciopero della fame a oltranza, in attesa che il garante nazionale dei detenuti faccia loro visita e soprattutto «finché non verranno presi provvedimenti correttivi ed effettivi dalle autorità preposte».

Che i rapporti tra i detenuti  con la direttrice del carcere, Stefania Mussio, si fossero da tempo deteriorati era evidente (basti pensare al "caso Alì El Hazaymeh", il medico responsabile del servizio all’interno della Casa circondariale che il 23 settembre non è potuto entrare in carcere per svolgere il suo normale turno di visita per imposizione della direttrice), ma mai si sarebbe pensato ad una protesta così drastica.

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