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Operazione "Smile", Maroni: "Sono molto inc..."

M5S: "Il fango ha colpito ancora una volta la Regione, la parte offesa è il cittadino"

«Sono molto "incazzato" per quello che è successo perchè, fermo restando la presunzione di innocenza, il lavoro che da anni stiamo facendo per garantire trasparenza, efficienza e una spesa più bassa viene infangato da azioni come queste». Il presidente della Regione, Roberto Maroni, ha così commentato in Aula gli esiti dell'operazione "Smile".

«Un'azione che fa male e disturba - ha detto Maroni - ma quello che stiamo facendo va nella direzione giusta. Dobbiamo intensificare i controlli e garantirò con maggiore forza il rispetto delle regole, che è quello che prevede la nostra riforma. Noi possiamo intervenire sulle regole e sulle procedure - ha ribadito il Governatore - ma se qualcuno commette reati e abusi e disattende la legge morale, il nostro compito allora diventa difficile».

«Prendiamo atto del forte imbarazzo che traspare dalle parole del presidente Maroni e prendiamo atto della sua volontà di andare fino in fondo nell'accertare le responsabilità legate a questa vicenda - ha detto Enrico Brambilla (PD) - ma non dimentichiamoci che ad essere stata arrestata è la persona a cui il Presidente aveva affidato la più importante riforma di questa legislatura e quindi una delle persone che sicuramente più godevano della sua fiducia. Il risultato finale è che oggi Regione Lombardia è politicamente ancora più debole: Maroni ha detto pochi giorni fa che avrebbe querelato chiunque avesse ancora associato la sanità lombarda alla parola tangente. Oggi purtroppo a fare questa associazione è stata la magistratura».

«Oggi siamo qui a parlare del fango che ha colpito ancora una volta Regione Lombardia - il commento di Stefano Buffagani (M5S) - La parte offesa dopo gli arresti di oggi non è Regione Lombardia, ma il cittadino lombardo. A questo punto è doveroso da parte nostra presentare una mozione di sfiducia al presidente Maroni, al quale chiediamo di andare a casa per dare un minimo di dignità a questa Regione restituendo la possibilità del voto ai cittadini».

«Noi confermiamo la fiducia a Maroni perchè quello che è capitato oggi con gli arresti è un problema giudiziario e non politico e dunque va affrontato in modo giudiziario - ha detto Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia) - La riforma sanitaria poi non c'entra nulla: la riforma non è ancora partita, dunque non può essere messa sul banco degli accusati. Oggi lo si fa solo strumentalmente, ma non va dimenticato che quella riforma è stata fatta qui da tutti noi, opposizioni incluse».

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