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Giovedì, 25 Aprile 2024
Morbegno Bassa Valle

Gerola, prosegue il ciclo di degustazioni della cucina tipica alpina e valtellinese

Sabato e domenica si continua con GUSTOSANDO, otto tappe in ambienti riscaldati, la polenta è col brasato, i gnocchetti e i pizzoccheri sono intinti nel bitto

Giornata tipicamente autunnale quella di sabato scorso in Valtellina, ma nonostante il clima che alterna sole e giornate corrucciate, il calore e l’ospitalità tipica delle valli orobiche hanno accolto i numerosi visitatori protagonisti di Gustosando a Gerola alta. Oltre alle tappe nei locali storici, i piatti caldi si gustano al coperto, in luoghi riscaldati, è una «formula nella formula – sottolineano gli amministratori locali – oltre alle associazioni, ai gruppi folcloristici, sono in campo e ai fornelli per Gustosando, la grande manifestazione del gusto che sta animando tutta la Bassa Valtellina, anche i nostri cuochi dei ristoranti e locande, sempre affiancati da volontari. In questo modo non si viene a creare nessuna competizione tra le attività commerciali e i gruppi che animano l'evento».

Nella par condicio si sposano la tradizione e l'innovazione. «La fortuna di “Gustosando a Gerola”? Che tutti i partecipanti possono rilassarsi avendo le gambe sotto un tavolo, con davanti un piatto di polenta fumante, indipendentemente dalle condizioni meteo» ha esordito Gianpiero, cuoco al ristorante “trattoria Pizzo dei tre signori”, una delle otto tappe del percorso enogastronomico che sta animando i weekend del 2 e 3 e 8, 9 ottobre a Gerola. «Qui i clienti e turisti – puntualizza – possono gustare un ottimo manzo brasato accompagnato dalla polenta, come vuole la più antica tradizione della nostra zona e della Valtellina più in generale. Non dimentichiamo il profumo dei funghi porcini, raccolti nei boschi della vallata, che danno alla carne un sapore inconfondibile».

«Nel nostro ristorante la tradizione si sposa perfettamente con l’innovazione» questo il commento di Mattia Locatelli, 25 anni, originario della Valsassina e cuoco al “Valle del Bitto”, «I clienti – spiega – verranno sorpresi da quel pizzico di pepe in più e davanti a un piatto di gnocchetti di castagne con una fonduta di Bitto sentiranno il profumo della camomilla». Camomilla che andrà a insaporire anche i pizzoccheri, secondo primo, con quel tocco di novità frutto della giovane età e dell’intraprendenza dello chef.

Non mancano i dolci, come la bisciola, il pandolce rustico e tipico e dalla consistenza tenace, con le noci, l'uvetta, cotto nell’antico forno a legna nella frazione di Castello. La grande passione dell’associazione “I Castelàa” ha reso possibile il recupero e il restauro del borgo, e dell’antico centro di panificazione frazionale. «Nel nostro forno – hanno sottolineato i volontari dell’associazione – siamo riusciti a preparare in questi giorni quasi un centinaio di bisciole, proprio come al tempo dei nostri vecchi». Passione che si trasmette nei profumi e nella fragranza dei dolci e dei pani offerti ai visitatori.

Appuntamento a questo fine settimana, sabato 8 e domenica 9 ottobre. Le vie permeate di storia e tradizione del paese torneranno ad animarsi grazie al piacevole itinerario composto da otto postazioni, gestite dalle associazioni locali, alla scoperta di antichi profumi e sapori accompagnati da una selezione dei migliori vini valtellinesi. Si potranno visitare i luoghi e gli ambienti caratteristici in cui si trova rappresentata la cultura contadina, gli antichi telai ottocenteschi

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