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Morbegno Bassa Valle

Non può toccare acqua, cibo e farmaci: presto una raccolta fondi per Christiano

Per il bambino di Cosio anche uscire di casa è una difficoltà insormontabile

E' una condizione davvero difficile quella con cui convive Christiano, 6 anni, affetto da una rara malattia che non gli consente di vivere la vita normale di un bambino di prima elementare, la Mcs (Sensibilità Chimica Multipla). La patologia, infatti, non permette di entrare in contatto con numerose sostanze chimiche presenti nell'aria, nell'acqua, nel cibo e nei farmaci.

In Italia 2 sole strutture trattano la malattia, il Policlinico Umberto I di Roma e il Sant'Orsola-Malpighi di Bologna; ma offrono un supporto soprattutto psicologico che non permette, quindi, alcuna guarigione da una patologia che è genetica e non psichiatrica.

Le speranze del bimbo di Cosio Valtellino e della sua mamma, Alessandra, sono riposte nella cura proposta da un centro altamente specializzato di Londra, che ha, però, costi importanti e difficilmente sostenibili dalla famiglia (circa 30 mila euro).

Grazie all'aiuto di Cristina Bonato, di Ruggero Guanella e di alcuni medici, Christiano e Alessandra non sono soli: per fare in modo che il bambino riceva le cure di cui ha bisogno l'unica soluzione è una raccolta fondi che raggiunga il maggior numero di persone possibili. Per questo Guanella sta creando un sito web tramite cui chiunque potrà dare il proprio contributo.

"La trasparenza in questi casi è fondamentale, altrimenti si rischia la critica. Quindi, prima di rendere pubblico il blog stiamo raccogliendo tutti i documenti necessari a dimostrare la nostra serietà, a renderci credibili", precisa l'uomo. "Il problema più grande è che le persone non capiscono le difficoltà che il bambino vive", commenta Ruggero Guanella, "è necessario, quindi, portarle a conoscenza di questa condizione. Solo così, con l'aiuto di tutti, potrà veramente guarire".

Christiano, lo scorso 14 settembre, avrebbe dovuto iniziare la scuola elementare, ma non potendo frequentare nessun luogo pubblico, questo non gli è stato possibile. Il rischio maggiore è che il bambino rimanga socialmente isolato e non riceva un'istruzione adeguata. Lo Stato, alle persone affette da Mcs, garantisce l'ausilio di un insegnante di sostegno a domicilio per sole 4 ore alla settimana, "Ma queste non sono sufficienti", commenta Guanella, "e per questo abbiamo già contattato la Dirigente della scuola, che è però incolpevole e impotente. Se il Provveditorato agli studi e il Ministero dell'istruzione non ci daranno adeguate risposte inizieremo un'importante campagna mediatica. Dobbiamo garantire a Christiano il diritto allo studio".

Da ultimo Guanella non manca di mettere in guardia i cittadini che possono essere interessati alla raccolta fondi: "Abbiamo saputo che c'è una persona che chiede soldi per Christiano, ma vogliamo precisare che non ha nulla a che fare nè con la sua famiglia, nè con le persone che la aiutano".

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